La revisione di protesi d'anca è un intervento chirurgico che sostituisce una protesi d'anca usurata o danneggiata con una nuova.
Le cause più comuni di revisione di protesi d’anca includono:
Un Equipe di chirurghi ortopedici altamente qualificati ed esperti nella revisione di protesi d’anca. L’approccio è personalizzato e all’avanguardia per ogni paziente. Vengono utilizzate tecnologie innovative e mini-invasive per un recupero più rapido.
Un’assistenza completa: dalla diagnosi al follow-up post-operatorio. Il Personale medico e infermieristico è altamente qualificato e dedicato ed operiamo garantendo un’atmosfera accogliente e supporto psicologico per affrontare l’intervento con serenità.
Il nostro è un centro specializzato nella chirurgia di revisione di protesi d’anca. Tecnologia all’avanguardia e protocolli di riabilitazione personalizzati. Massima attenzione alla sicurezza e al comfort del paziente.
Il tempo di recupero dopo una revisione di protesi d’anca è variabile e dipende da diversi fattori, tra cui l’età del paziente, il tipo di intervento e le sue condizioni di salute. In generale, il paziente può essere ricoverato in ospedale per 3-5 giorni dopo l’intervento. La riabilitazione fisioterapica è fondamentale per recuperare la mobilità e la forza muscolare dell’anca.
La peculiarità di questa tecnica è rappresentata dalla possibilità di mantenere completamente intatto il tessuto muscolare, da cui l’anca è completamente circondata. Passando attraverso un intervallo naturale esistente tra i muscoli, si riesce a impiantare la nuova articolazione senza danneggiare il tessuto muscolare
Non esiste un vero e proprio limite di età per l’intervento di protesi d’anca: dipende dalle condizioni generali del paziente. La tecnica mininvasiva è ideale per i pazienti considerati giovani per questo tipo di intervento, vale a dire al di sotto dei 65 anni di età. Chiaramente è il top nei pazienti 30-40enni.
Sì, la tecnica AMIS si rivela particolarmente indicata anche per le persone più anziane. Consente infatti di evitare un lungo allettamento e la conseguente atrofia muscolare che ne potrebbe derivare.
Una tecnica innovativa, per tutti i pazienti.
Sì, la tecnica AMIS si rivela particolarmente indicata anche per le persone più anziane. Consente infatti di evitare un lungo allettamento e la conseguente atrofia muscolare che ne potrebbe derivare.
Una tecnica innovativa, per tutti i pazienti.
I vantaggi per il paziente sono molti, per elencare i più rilevanti:
I pazienti più giovani sono in grado di tornare ad un’attività sportiva controllata dopo circa 6 mesi (attività che non implichi il contatto fisico potenzialmente traumatico). Fra le attività suggerite dalla Hip Society (società mondiale di chirurgia dell’anca) va ricordato il tennis, golf, ciclismo, nuoto, ma anche jogging su superfici morbide.
